Charlie il piccolo Davide contro il Golia inglese

AGGIORNAMENTO SU CHARLIE GARD

 

 

 

Il piccolo Charlie, che stiamo seguendo da un po’ di tempo, ci sta dimostrando, dal suo lettino di ospedale, l’efficacia delle preghiere che gli abbiamo dedicato.

Lui, fragilissimo e legato ad un respiratore, dimostra la sua forza, la sua tenacia nel voler rimanere in vita (contro il parere dei medici), per i suoi genitori soprattutto e per il mondo intero che gli sta dimostrando tanto affetto.

Ma dichiara altresì alla Corte Europea dei Diritti Umani, che in questo periodo deciderà della sua sorte, che il suo diritto alla vita ha ben ragione di farsi sentire.

Ricordiamo che le Corti inglesi avevano, a più Appelli, sentenziato per il piccolo la buona morte, l’eutanasia, per sollevarlo -a loro parere- dalle sofferenze.

Charlie, ora al Great Ormond Street Hospital di Londra, è affetto da rara malattia genetica, di cui entrambi i genitori sono portatori, che determina un progressivo ed inesorabile indebolimento muscolare, che gli lascia poche possibilità di sopravvivenza.

I genitori, contrari alla decisione dei tribunali inglesi e decisi a portarlo negli USA, per sottoporlo ad una cura sperimentale, si sono dovuti addirittura rivolgere alla Corte di Strasburgo, per scongiurare la fine prematura del loro bambino.

“Alla luce delle circostanze eccezionali, la Corte ha già accordato la priorità al caso e procederà a valutare il ricorso con la massima urgenza”, questa la buona notizia del comunicato stampa da parte della stessa Corte, che il 13 Giugno, per la seconda volta, aveva stabilito di tenere Charlie Gard in vita, fino ad un contro ordine, che speriamo non arrivi mai.

I sostegni, anche economici, per Charlie stanno arrivando da più parti; a lui mai mancherà la nostra preghiera, perché il dolore dei genitori si trasformi presto in speranza e il piccolo possa essere libero finalmente di vivere per i giorni che Dio vorrà concedergli, tra le braccia amorevoli di Mamma e Papà.

 

 

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