Il cammino di Chiara Maria verso il Paradiso: “Dio ha scelto questo destino per me ed io lo accetto”

A distanza di quasi un anno dalla sua dipartita Chiara Maria rappresenta ancora un faro di speranza per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerla e per quelli che hanno letto la storia della sua straordinaria fede.

A 19 anni Chiara Maria si accorge di avere delle strane macchie sulla pelle, si fa visitare da dermatologi vari ma nessuno riesce a capirne l’origine. Passano 5 anni prima di arrivare all’infausta diagnosi definitiva: Chiara Maria è affetta da numerosi tumori della pelle. Nonostante la pessima notizia, questa giovane riesce ad intraprendere il periodo delle cure con il sorriso sulle labbra grazie alla sua grande fede in Dio. Nemmeno durante la sua ultima Pasqua, passata da sola in ospedale, si perde d’animo, anzi, ne trae profitto per fare delle riflessioni sulle letture della veglia pasquale, condividendo il suo unico timore, quello di morire lontano da Cristo: “Una delle mie più grandi paure, non è tanto quella di morire, ma è quella di morire lontana da Cristo”.

Pochi giorni dopo, il 23 aprile del 2016, Chiara Maria è morta lasciando un vuoto in tutti quelli che l’hanno accompagnata nella sua breve vita. Il suo funerale è stata una festa di matrimonio tra lei e Dio, come a volere esorcizzare la sua paura di morire senza l’appoggio del signore. Il 2 novembre dello stesso anno alla celebrazione dei defunti, Padre Alfredo, il fidanzato, i cinquanta amici della comunità in cui è cresciuta e Padre Dominik (prete della comunità neocatecumenale che l’ha vista crescere) hanno ricordato il percorso di questa splendida ragazza dall’Ospedale di Tor Vergata al giorno del suo funerale.

Su di lei e sulla sua fede è stato scritto un libro intitolato ‘Vedere per Credere’ dove viene raccontato il periodo di malattia, la straordinaria forza con cui l’ha affrontata e in cui sono raccolti i pensieri di Chiara Maria e quelli di chi ha vissuto al suo fianco. L’autore del libro, Massimiliano Giglio, era un suo grande amico ed ha deciso di scrivere la sua storia perché, ha confessato, è riuscito a vedere il cielo attraverso gli occhi di una ragazza normale e lui, che è stato un testimone privilegiato, vuole condividere quel dono con gli altri.

Giglio, in un intervista concessa a ‘Papaboys 3.0’, si è detto convinto che la storia di Chiara Maria possa aiutare molte persone in difficoltà a ritrovare la fede e la serenità, così com’è successo a lui dal momento in cui ne ha visto l’inarrivabile forza interiore: “Appena cinque mesi fa io mi trovato all’inferno. La testimonianza di Chiara e il suo vivere la fede mi hanno aperto gli occhi e riportato in vita. Mi ha fatto vedere quali sono le cose importanti, quanto senza Dio non possiamo fare nulla e quanto con Lui non c’è nulla che non possiamo fare”.

Se vi chiedete in che modo una ragazza così giovane, consapevole che presto giungerà la sua ora, possa vivere quella terribile esperienza con il sorriso sulle labbra, vi basti ricordare le parole di San Paolo sulla resurrezione di Cristo: “Se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede”, ovvero Chiara Maria ha trovato la sua forza nella fede e solo chi crede può comprendere la grandezza del suo esempio.

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